Starlink

Starlink
Emblema missione
Dati della missione
OperatoreBandiera degli Stati Uniti SpaceX
Satellite diTerra
VettoreFalcon 9
Proprietà del veicolo spaziale
CostruttoreSpaceX
Parametri orbitali
OrbitaOrbita terrestre bassa
Data inserimento orbita2019-in corso
Inclinazione
Sito ufficiale

Starlink è una costellazione di satelliti attualmente in costruzione dal produttore privato aerospaziale statunitense SpaceX[1][2] per l'accesso a internet satellitare globale in banda larga a bassa latenza.[3][4] La costellazione sarà costituita da migliaia di satelliti miniaturizzati prodotti in massa, collocati in orbita terrestre bassa (LEO), che lavoreranno in sintonia con ricetrasmettitori terrestri. SpaceX è intenzionata, inoltre, alla commercializzazione di alcuni dei suoi satelliti per scopi militari,[5] scientifici ed esplorativi.[6]

Sono state sollevate preoccupazioni riguardo agli effetti e ai danni a lungo termine dei detriti spaziali, conseguenti dal rilascio di migliaia di satelliti in orbite al di sopra dei 1000 km[7]. Successivamente è stato deciso di utilizzare orbite intorno ai 550 km, relativamente più sicure perché consentono ai detriti di decadere in tempi minori.[8] Altre critiche sono relative a un possibile impatto negativo nelle attività di astronomia osservativa[9], che SpaceX ha annunciato di voler risolvere. A giugno 2020, uno dei satelliti della costellazione ha un rivestimento sperimentale studiato appositamente per renderlo meno riflettente e quindi meno visibile a osservazioni astronomiche da terra.[10]

Il costo totale dalla progettazione alla realizzazione fino a regime, in un periodo di 10 anni, è stato stimato da SpaceX nel maggio del 2018 pari a 10 miliardi di dollari statunitensi.[11]

Il percorso di sviluppo del prodotto è iniziato nel 2015, con i primi due voli di prova dei prototipi di satelliti lanciati nel febbraio 2018. Il primo lancio per il dispiegamento di una parte della costellazione, è avvenuto il 24 maggio 2019 con i primi 60 satelliti portati con successo in orbita.[1] La sede di sviluppo dei satelliti di SpaceX è a Redmond (Washington), dove risiedono strutture di ricerca, progettazione, costruzione e controllo operativo.

Vista sui 60 satelliti Starlink impilati, poco prima del dispiegamento, durante il lancio del 24 maggio 2019.

A maggio 2021 sono 1433 i satelliti operativi della costellazione in orbita.[12][13][14] SpaceX ha attivato un servizio privato in beta negli Stati Uniti ad agosto 2020 e ha lanciato un servizio pubblico, sempre in beta, ad ottobre 2020, attivo solo ad alte latitudini. SpaceX attualmente è in grado di portare in orbita 60 satelliti per ogni lancio e si pone come obiettivo il dispiegamento di ulteriori 1500 satelliti (dal peso di 250 kg) entro la fine del 2021 e l'inizio del 2022. Al momento (2020), tuttavia, queste sono solo previsioni interne e non date ufficiali.

Da febbraio 2021 il servizio è attivo su pre-ordinazione anche in Italia.

Lancio della missione Starlink 1 a Cape Canaveral in Florida con i primi 60 satelliti operativi stivati a bordo di un Falcon 9, 11 novembre 2019.
  1. ^ a b Shannon Hall, After SpaceX Starlink Launch, a Fear of Satellites That Outnumber All Visible Stars - Images of the Starlink constellation in orbit have rattled astronomers around the world, in The New York Times, 1º giugno 2019. URL consultato il 1º giugno 2019.
  2. ^ Loren Grush, SpaceX is about to launch two of its space Internet satellites – the first of nearly 12,000, in The Verge, 15 febbraio 2018. URL consultato il 16 febbraio 2018.
  3. ^ (EN) Jon Brodkin, SpaceX hits two milestones in plan for low-latency satellite broadband, su arstechnica.com, Ars Technica, 14 febbraio 2018. URL consultato il 13 maggio 2019.
  4. ^ Peter B. de Selding, SpaceX's Shotwell on Falcon 9 inquiry, discounts for reused rockets and Silicon Valley's test-and-fail ethos, in SpaceNews, 5 ottobre 2016. URL consultato l'8 ottobre 2016.
  5. ^ Eric Ralph, SpaceX's Starlink eyed by US military as co. raises $500–750M for development, in Teslarati, 21 dicembre 2018. URL consultato il 23 maggio 2019.
  6. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore :22
  7. ^ Jeff Foust, Starlink failures highlight space sustainability concerns, su spacenews.com, Space News. URL consultato il 18 settembre 2019.
  8. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore IAU
  9. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore spacenews_coating
  10. ^ Michael Baylor, With Block 5, SpaceX to increase launch cadence and lower prices, in NASASpaceFlight.com, 17 maggio 2018. URL consultato il 22 maggio 2018.
    «The system is designed to improve global internet access by utilizing thousands of satellites in Low Earth orbit. SpaceX President Gwynne Shotwell stated in a TED Talk last month that she expects the constellation to cost at least $10 billion. Therefore, reducing launch costs will be vital
  11. ^ https://spaceflightnow.com/2021/01/24/spacex-launches-record-setting-rideshare-mission-with-143-small-satellites/
  12. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore SFN20200422
  13. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore jm-20191031

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