Resistojet

Un resistojet è un metodo di propulsione spaziale (propulsione elettrica) che fornisce spinta riscaldando un fluido tipicamente non reattivo. Il riscaldamento viene solitamente ottenuto inviando elettricità attraverso un resistore costituito da un filamento incandescente caldo, con il gas espanso espulso attraverso un ugello convenzionale.

I Resistojet volano nello spazio dal 1965 a bordo dei satelliti militari Vela. Tuttavia, sono stati utilizzati in applicazioni commerciali solo nel 1980 con il lancio dei primi satelliti del programma INTELSAT-V. Molti veicoli spaziali GEO e tutti i 95 Iridium utilizzavano motori resistojet della serie Aerojet MR-501/MR-502. Al giorno d'oggi la propulsione resistojet viene utilizzata per l'inserimento in orbita, il controllo dell'assetto e la deorbitazione dei satelliti LEO, e funziona bene in situazioni in cui l'energia è molto più abbondante della massa e dove l'efficienza della propulsione deve essere ragionevolmente alta ma la spinta bassa è accettabile.

I Resistojet sono stati anche proposti come mezzo per utilizzare i rifiuti organici come massa di reazione, in particolare in combinazione con l'idrazina. Gli studi si concentrano sulle caratteristiche del vapore e dell'anidride carbonica come costituenti principali di un flusso di rifiuti organici e in genere utilizzano l'ossido di zirconio cubico come elemento riscaldante.


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